Mare come Sperimentazione

del Dott. Francesco M. Purita

In Italia l’Ass. Mareaperto di Roma, nata nell’ Aprile del 1989 in seguito ad una conferenza-dibattito “Il mare come psicoterapia”, porta in barca a vela disabili fisici e pazienti affetti da patologie mentali e vari disturbi psicofisiologici. L’associazione promuove esperienze legate alla conoscenza del mare, della vela e della nautica in genere; sviluppa attività terapeutiche e ricreative attraverso la vela, volgendo attenzione all’area del disagio, mirando non solo all’acquisizione di abilità tecniche, ma anche alla realizzazione di programmi di integrazione. Queste attività sono state finora corroborate soltanto dalla pratica e dall’entusiasmo riscontrato dalle persone disabili che hanno visto possibile navigare in barca a vela traendone benefici in termini di qualità della vita.
L’associazione Mareaperto si è dunque impegnata in questi ultimi anni affinché tali risultati ottenuti sul campo abbiano anche una dimostrazione scientifica e fruibile a livello sanitario.
Dal punto di vista psicologico esistono alcune peculiarità di questa straordinaria e suggestiva attività che è la vela, strettamente legate a dinamiche e processi umani. Proviamo a vederne qualcuna. L’incontro con il mare diventa incontro con le proprie profondità. L’esperienza della conduzione di una barca per rotte che assomigliano a quelle del quotidiano porta l’individuo a pensare di essere capace a condurre se stesso attraverso la navigazione più difficile che è la vita.
Poi in vela ci si deve confrontare con situazioni di pericolo, con imprevisti e stati di emergenza. Si deve saper prendere decisioni e risolvere problemi in condizioni a volte difficili. Si deve sopportare uno spazio ristretto chiuso e isolato da cui non esiste via d’uscita. Si deve vivere a stretto contatto con l’altro e insieme si deve collaborare per raggiungere un obbiettivo comune e condiviso: la navigazione e l’arrivo al prossimo porto! Ciò facilita la comunicazione interpersonale e stimola a riconoscere potenzialità relazionali sconosciute.
Ancora, tutti i velisti sanno bene che la vela è anche uno sport e una attività fisica faticosa dove si compiono degli sforzi fisici e si mette alla prova la tonicità, l’elasticità, la flessibilità del corpo, l’orientamento e l’equilibrio. Inoltre dal punto di vista sensoriale si è continuamente stimolati da un ambiente esterno invitante puro ed essenziale. Tutto ciò genera l’opportunità impareggiabile di una attenzione e di una concentrazione sul proprio corpo e sui propri vissuti emotivi.
Il mare è dunque un setting ambientale eccezionale, e la possibilità di viverlo da protagonisti in barca a vela costituisce un efficace mezzo di riabilitazione e di formazione, oltre che di potenziamento del proprio carattere.
Per dare significato scientifico a tutto questo, Mareaperto sta unendo le proprie forze e le proprie risorse tecnico-professionali, dando vita ad una equipe scientifica per la Sperimentazione della Vela come terapia riabilitativa.
Tale equipe è coordinata dal dott. Antonio Lo Iacono, psicologo e psicoterapeuta, e resa esecutiva dallo psicologo-velista dott. Francesco M. Purita, oltre che dal presidente Giorgio D’Orazi e da alcuni soci che hanno messo a disposizione le loro barche.
La sperimentazione fino adesso ha coinvolto Dipartimenti di Salute Mentale, Centri Diurni per la riabilitazione Psichiatrica, Comunità Terapeutiche e Riabilitative della realtà laziale. Tra questi le maggiori strutture interessate sono:

  •  il Centro Diurno “Valle Aurelia” dell’ASL RmE,
  • la Comunità Psicoterapeutica “Maieusis” di Capena
  • il Dipartimento di Salute Mentale ASL RmB
  • la Comunità Terapeutica Riabilitativa di Castel di Guido

 L’11 Febbraio del 2006, l’Associazione ha realizzato un convegno dal nome “Navigando Diversi” nella sede di Frascati, Auditorium “Scuderie Aldobrandini”, che segna una tappa storica. Per la prima volta infatti si è discusso di Vela e Riabilitazione affrontando il tema da parecchi punti di vista tecnico-scientifichi. Nella stessa data sono stati presentati i risultati della ricerca condotta dal dott. Francesco M. Purita e dalla dott.ssa Francesca Baralla con la supervisione di Antonio Lo Iacono, psicologo e psicoterapeuta presidente S.I.Ps, Rossella Sonnino, psicologa, psicoterapeuta, ricercatrice I.R.R.E., e Michele Di Nunzio, psichiatra e responsabile del Centro Diurno “Valle Aurelia” ASL Rm E.
A questo evento ne sono seguiti degli altri, in cui Mareaperto ha organizzato o presenziato a convegni e/o seminari in cui si sono discussi i temi sopra esposti.